Tutta la parte "alta"
della Romagna ha zone coltivate a castagno, il frutto di questo albero, detto
anche il "pane dei poveri" per anni ha dato sostentamento alle
popolazioni della montagna.
Piadina
Simbolo della Romagna. E’ un
disco alto da pochi millimetri fino ad un centimetro (varia a seconda delle
zone). L'impasto è ottenuto con farina di grano, acqua o latte, strutto, sale e
bicarbonato. Viene cotta da ambo i lati sulla teglia, si abbina a qualsiasi
cibo, ma rende meglio con affettati e
formaggi freschi.
Tortelli sulla lastra
Piatto povero tipico della zona
collinare e montana della Romagna. Di
forma quadrata, circa 12X12 cm, alto circa 1 centimetro, veniva cotto su lastre
di arenaria e da questo ne deriva il nome. Oggi viene cotto sulla teglia per la
piadina oppure direttamente sulla stufa. Ingredienti per la sfoglia: 1 kg di
farina di grano tenero, acqua, sale. Per
il ripieno (compenso): 1 kg di patate, 200 g di lardo, 2 uova, sale e pepe q.
b. In alcune zone si aggiunge la zucca in parti uguali alle patate. Dopo aver
tirato la sfoglia che deve risultare sottile, stendere in modo uniforme il
compenso su metà della sfoglia e ripiegare su di essa l'altra metà, sigillando
i bordi con la rotella. Tagliare i quadrotti avendo cura di chiudere bene i
bordi, e cuocere sulla lastra ben calda avendo cura di girarli fin quando il
tortello risulterà leggermente bruciacchiato.
Focaccia di Bagno di Romagna
Dolce Pasquale della tradizione
di Bagno di Romagna, a base di farina uova e zucchero. La sua tipicità deriva
dalla mancanza nella sua preparazione di lieviti. La tecnica di lavorazione tramandata da oltre
200 anni viene tenuta gelosamente segreta. Forma cilindrica di 15/18 cm. di
altezza, crosta croccante e sottile, interno soffice.
Basotti
Primo piatto tipico della zona di
Bagno di Romagna. Per la preparazione impastare e tirare una sfoglia (farina
acqua e uova) e tagliarla a strisce sottili (tagliolini). Ungete una teglia da
forno con il burro. Disporre uno strato di tagliolini crudi, ricoprire con
pecorino tritato e fiocchetti di burro, ripetendo gli strati sino a esaurimento
degli ingredienti. Cospargere con abbondante formaggio e ricoprire abbondantemente
con brodo caldo di carne. Infornare a 150° per mezz’ora e comunque fino al completo
assorbimento del brodo. A fine cottura la superficie dei basotti dovrà essere
formata una crosta dorata. Tagliare a rettangoli e servire ben caldi.
Mora Romagnola
Maiale di razza del versante nord
dell'Appennino. La produzione si concentra nelle zone collinari e montane delle
provincie di Forlì - Cesena, Ravenna e Rimini e parte della provincia di Pesaro
- Urbino. Il nome deriva dal colore del mantello, marrone scuro tendente al
nero. Di crescita lenta, agli inizi degli anni 90 ha rischiato l'estinzione
causa il diffondersi di altre razze non autoctone. Inserito tra i presidi Slow Food.
Vitelloni di Razza Romagnola
Vitelli probabilmente di origine Longobarda, dal mantello
grigio chiaro tendente al bianco, caratterizzati da corna abbastanza lunghe e
appuntite. La razza Romagnola è una delle poche che ha ottenuto il marchio di
qualità Igp per carni bovine fresche allevate e macellate nella zona tipica di
produzione.
Pera Cocomerina
Piccolo frutto di forma ovoidale,
con polpa di colore rosso, molto profumata a maturazione, con vago profumo
moscato e di sorbe. Frutto "dimenticato" la zona di produzione è
limitata all'alta valle del Tevere e più precisamente in località Ville di
Montecoronaro. Sito: www.peracocomerina.it
Il Raviggiolo
Formaggio tipico delle zone
appenniniche, generalmente presentato in un canestro ricoperto di felci. A
pasta bianca, tenera, leggermente burroso e dal sapore delicato. Di forma
circolare, altezza fra i 2 e i 4 centimetri, viene prodotto utilizzando latte
di vaccino crudo, oppure latte di pecora. Si conserva al massimo quattro o
cinque giorni e la produzione è limitata ai mesi compresi fra ottobre e marzo.
Squaquerone
E' fra i formaggi freschi più conosciuti
e comuni della Romagna. Formaggio vaccino a pasta molle, di forma non ben
definita. Di sapore leggermente acidulo, ricorda il gusto del latte. Si presta egregiamente ad essere abbinato con
rucola e piadina romagnola. Ottimo anche abbinato con fichi caramellati o miele
di acacia.
Sangiovese
Vino rosso rubino con accenti violacei, sviluppa un profumo che
ricorda vagamente le viole. Retrogusto amarognolo, si adatta ad antipasti
saporiti, arrosti, cacciagione e grigliate.
Trebbiano
Colore giallo tenue, profumo delicato e sapore asciutto,
consigliato in abbinamento con antipasti delicati e formaggi freschi. Utilizzato
anche come aperitivo.
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